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» 27.10.2012
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Il paese
» 28.03.2004
 L'aspetto della Ventotene di oggi, con le sue vie, i colori pastello e gli archi, le piazze del Castello e della Chiesa Ú in gran parte quella che venne costruita dal nulla nel momento della colonizzazione voluta dai Borboni. Delle epoche precedenti mancano tracce importanti e quindi l'intero paese - nella sua parte storica - ricalca le forme e le linee dei progetti architettonici ed urbanistici della fine del '700.
Il primo grande intervento realizzato fu la via d'accesso alla zona alta del rilievo: si tratta della Rampa Marina che sale verso la chiesa di Santa Candida che poi Ú stata affiancata dalla strada (Via del Pozzo di Santa Candida) che circonda l'insenatura del Pozzillo. Poco oltre, nei pressi del faro che venne edificato per la prima volta nel 1859 "per guidare i legni nelle notti burrascose" dove sorgeva una delle batterie a guardia del porto, nella zona detta tradizionalmente della Polveriera scavi recenti stanno portando alla luce una serie di terrazzi appartenenti ad un complesso romano. Da qui Ú possibile scendere sia verso destra che verso sinistra (scalinata) verso la banchina della peschiera. Via Roma conduce, verso l'alto a Piazza Castello e, in discesa, a Piazza Chiesa. Da qui, proseguendo lungo Via Granili, si arriva ad affacciarsi dal belvedere aperto sulla rada di cala Rossano e, continuando in discesa, lo stesso viottolo conduce al cimitero ed infine, divenuto sentiero, alla Villa di Punta Eolo. Altre due strade, via Casarelle e via Muraglione, corrono parallelamente a via Granili dal Castello fino alla zona dove si trovano ancora alcuni degli edifici funzionali al confino d'epoca fascista.
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