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Villa Giulia

L'intero promontorio di Punta Eolo Ú segnato dalla presenza dei resti della grande villa imperiale detta comunemente Villa Giulia, dal nome della prima nobildonna romana che fu esiliata tra le sue mura. Narrano infatti Svetonio e Tacito che, nel 2 a.C. la figlia di Augusto venne inviata in esilio a Ventotene per aver infranto le regole morali della Lex Iulia. A Giulia seguirono nel 29 d.C. Agrippina Maggiore, confinata da Tiberio e le due sorelle di Caligola Agrippina e Livilla che giunsero sull'isola nel 39 d.C. Le ultime due nobili vittime dell'esilio furono Ottavia, moglie di Nerone, ripudiata nel 62 a.C. e Flavia Domitilla, accusata di "ateismo e giudaismo" nel 95 d.C. da Domiziano. Oltre all'estensione delle rovine - visitabili richiedendo l'autorizzazione al Museo Archeologico di Ventotene - che misurano più di 300 metri di lunghezza per 100 di larghezza, colpisce lo sforzo fatto dagli architetti di adattare la loro costruzione all'andamento irregolare del terreno. La grande villa si componeva di tre parti distinte. La prima, nella zona dove si trova ora il cimitero, era costruita attorno ad un grande terrazzo centrale e, sotto di essa si trovavano una serie di cisterne che oggi si possono indovinare sulla scarpata che scende verso il mare di Cala Rossano. Il settore centrale, invece, che occupa la depressione che conduce verso il promontorio vero e proprio, era probabilmente un'area di raccordo tra i due corpi principali: gli interventi qui furono di livellamento del terreno e di costruzione di terrazze a forma di esedra. Il cuore della villa, però, si trova affacciato sul mare di Punta Eolo e, anche se saccheggiato da muratori e archeologi dilettanti, offre ancora una chiara visione della sua struttura. Molto meno conservato Ú il versante della villa che si affaccia verso il porto di Ventotene: qui si dovevano trovare una serie di terrazze a gradoni che digradavano verso il mare ed in questa zona fu scoperta nel 1926 la colonna che oggi costituisce la parte centrale del monumento ai caduti di Ventotene. Più difficile ancora da comprendere nelle sue singole funzioni, l'area centrale, più monumentale e di rappresentanza, della villa si trovava al centro del promontorio, ed era collegata da una serie di gradinate ai due versanti.

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