|
» 27.10.2012
|
Home page » Itinerari e storie » Italia » Isole Pontine » Ventotene e Santo Stefano »
Ventotene e Santo Stefano
» 28.03.2004
Piccola, scura e vulcanica. Ventotene Ú in buona parte protetta da una riserva marina, che si estende anche alle rocce solitarie su cui sorge il penitenziario borbonico di Santo Stefano.
La fama dell'isola, oltre che alla bellezza del suo mare e alla tranquillità delle sue poche strade, Ú dovuta anche al lungo periodo in cui l'isola venne utilizzata come terra di confino per i prigionieri politici del fascismo. Il porto di Ventotene, completamente scavato nella roccia di origine vulcanica, Ú una meraviglia architettonica che conserva oggi l'aspetto che i romani edificarono duemila anni fa (vedi storia). Passeggiando per l'isola, il centro del piccolo paese si incontra subito, tra il comune e la chiesa di Santa Candida. Appena fuori dalle case, tracce importanti della presenza romana sono la Villa Giulia e le cisterne romane, scavate nel tufo per alimentare la grande residenza e il porto. Le spiagge dellisola sono solo due: la stretta Cala Nave, che si conclude sugli scogli ai piedi del faro e della peschiera, e Parata Grande, sulla costa opposta. Una breve navigazione, seguendo una visita guidata, permette di raggiungere l'isola di Santo Stefano, cuore della riserva e sede dell'impressionante carcere borbonico.
|
|