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L'isola

La forma di Capraia è allungata, Punta della Teglia all'estremo Nord dista circa 8 chilometri dall'estremità più meridionale: Punta dello Zenobito. La larghezza è minore, e tocca un massimo di quattro chilometri. Capraia è una terra di origine vulcanica, decisamente scoscesa, con la vette più alte che toccano i 445 metri di Monte Castello ed i 410 di Monte Arpagna. L'isola fu frequentata dagli Etruschi e poi dai Romani, che costruirono una grande villa nei pressi delle costruzioni del porto di oggi e dotarono l'isola di una strada che collegava lo scalo con le aree agricole dell'interno. Pochi eremiti popolarono i dirupi di Capraia fino a che i Saraceni si impadronirono dell'isola e la colonizzarono: ancora oggi le valli di Capraia vengono chiamate vadi, dall'arabo wadi. Dopo la cacciata dei Saraceni, Pisa diede il via alla costruzione del Forte San Giorgio, sopra al paese attuale, poi terminato da Genova insieme alla Torre del Porto. Nel '700 Capraia passò da Genova alla Corsica, dalla Francia all'Inghilterra ed infine tornò a Genova e poi al Regno d'Italia. Nel 1873 venne fondata la Colonia Penale Agricola di Capraia, che avrebbe ospitato carcerati per 120 anni. Capraia è in parte protetta dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.



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